
Diverse le novità: anzitutto non si comincia, come da tradizione dal gp d'Australia, rinviato invece a fine novembre; la stagione è articolata in ben 23 gran premi, quindi la più lunga della storia; inoltre i bolidi torneranno a Imola per il gran premio dell'Emilia Romagna, prima tappa europea dopo l'esordio in Bahrain.
Come spiegato da Autosport, si è anche discusso di effettuare le prove nella settimana precedente al GP: la maggioranza delle squadre era d'accordo, anche per risparmiare sui pernottamenti, ma ad opporsi è stata la McLaren che, dovendo affrontare il passaggio dal motore Renault a quello Mercedes, preferisce disporre di più tempo per risolvere eventuali problemi emersi in pista.
Resta da definire la data del gp di Cina, inizialmente previsto per il 2 maggio, ma destinato a slittare a dopo l'estate.
La restante parte del calendario rimane, per il momento, quasi invariata: le uniche modifiche riguardano le date degli appuntamenti conclusivi della stagione. Il GP d'Australia troverà posto il 21 novembre. I 4909 km del circuito romagnolo saranno ancora protagonisti in Formula 1 per la soddisfazione - tra gli altri - di Stefano Bonaccini, presidente della Regione, che ha voluto fortemente ripristinare questo evento.
Rispetto al calendario iniziale è stata aggiunta una gara che si disputerà a Imola dal 16 al 18 aprile, e sarà così il secondo appuntamento della stagione. La pandemia non ci sta ancora permettendo un ritorno alla normalità, ma abbiamo mostrato nel 2020 che possiamo correre in sicurezza e che abbiamo competenze e esperienza per poter disputare la nostra stagione. Il manager si è detto poi "felice" di aver potuto inserire nel calendario a novembre il GP d'Australia e "stiamo lavorando con le autorità cinesi per trovare una soluzione per gareggiare nel 2021, se la situazione cambierà".