Su Marte scorre l’acqua: ecco la spiegazione data ai piccoli solchi scuri sulla superficie del ”cugino” della Terra.

Piccoli ruscelli d’acqua salata che, periodicamente, lasciano delle striature scure sulla superficie del pianeta, la cui origine era un mistero, almeno fino ad oggi. Non si tratta, dunque, di vera e propria acqua, almeno non come la intendeva Giovanni Schiappelli agli inizi del 1800, bensì dei rivoli che secondo un certo ordine, compaiono su Marte.

”È la prima prova che dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte”, afferma Enrico Flamini, coordinatore dell’Agenzia Spaziale Italiana. Un ottimo risultato, dunque, immortalato dal satellite americano Mro.

Il ricercatore a capo del progetto di ricerca è Lujendra Ojha, scienziato che già nel 2011, a soli 21 anni, era riuscito a sbalordire tutti rivelando la possibilità di trovare dell’acqua su Marte. La sua ricerca era stata pubblicata anche sulla rivista Science. Ora, probabilmente, anche chi lo considerava un visionario senza speranza dovrà ricredersi.

 

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